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CHE COSA CI TIENE UNITI?

Per una grammatica della partecipazione

In un momento storico in cui le istituzioni democratiche sono messe in discussione in tante parti del mondo, incluso l'Occidente, e la loro sopravvivenza non può essere data per scontata, occorre partire da una domanda di fondo: «Che cosa ci tiene uniti come società?».
Elaborare una risposta oggi significa innanzitutto esplorare nuove modalità di pensare e costruire le istituzioni; ciò richiede di essere attenti agli elementi in continua trasformazione, che contraddistinguono la nostra realtà: i temi della cura, dell’ecologia integrale, della pace e, non ultimo, quello della rivoluzione digitale e dell’intelligenza artificiale.
Stiamo attraversando, come ben indicato nell'Introduzione al volume, «una vera e propria transizione, che può essere vissuta come un nemico a cui resistere o come una scommessa sul futuro, che genera sì passione ed entusiasmo, ma suscita anche un inevitabile senso di paura, perché ci avventuriamo in un terreno ignoto, senza disporre di solide certezze sul percorso da compiere o sui mezzi migliori da impiegare. La posta in gioco è rivitalizzare i legami sociali, restituire pregnanza e concretezza alla partecipazione e alla democrazia.

AUTORE: GIUSEPPE RIGGIO (ED.)
FORMATO: 14,00 X 21,00
PAGG.: 208
PREZZO: € 17,00
ISBN: 979-12-81620-13-1

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GLI AUTORI:

Giuseppe Riggio sj, Direttore di Aggiornamenti Sociali; Bertrand Badie, Docente di Relazioni internazionali a Sciences Po Paris ed ex vicepresidente del Comitato esecutivo dell’Associazione internazionale di scienze politiche (IPSA); Mauro Bossi sj, Redattore di Aggiornamenti Sociali; Luc Carton, Docente di Filosofia all’Università cattolica di Lovanio (Belgio); Giacomo Costa sj, Presidente della Fondazione Culturale San Fedele, Segretario Speciale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi; Paolo Foglizzo, Redattore di Aggiornamenti Sociali ed esperto alla XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi; Giovanni Grandi, Docente associato di Filosofia morale presso il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Trieste; José Laguna, Teologo, pedagogista, membro dell’Area teologica del Centro studi Cristianisme i Justicia (Barcellona); Annabelle Lever, Docente di Filosofia politica e ricercatrice permanente al Centro di ricerche politiche presso l’Università Science Po di Parigi; Maria Francesca Murru, Docente associata di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso il Dipartimento di Lettere, Filosofia e Comunicazione, Università degli Studi di Bergamo; Tommaso Sacconi, Membro del Consiglio direttivo di Orizzonte Italia; dottorando in Transnational governance, Scuola Normale Superiore (Firenze); Michele Sorice, Docente ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi al Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, Università "La Sapienza" di Roma; Cesare Sposetti sj, Caporedattore di Aggiornamenti Sociali; Tommaso Vitale, Decano dell’Urban School di Sciences Po a Parigi. Docente di Analisi comparativa delle politiche urbane nelle grandi metropoli mondiali e Sociologia delle città europee.

A questo libro hanno lavorato anche:

  • Ludovica Inserra (impaginazione e supervisione redazionale)

  • Lino Orlandelli (supervisione tecnica per la produzione)

  • Per INKgraphics e INKdigital: Pietro Petronella, Arianna Festinese e Dario Motta (copertine, video e scelte grafiche)

  • È stato stampato da ROTOMAIL Spa – Vignate (MI)

INVITO ALLA LETTURA:

I testi che raccogliamo in questo volume sollevano domande e abbozzano piste su cui poter lavorare, restituendo in modo netto la consapevolezza che stiamo attraversando una fase di profonda trasformazione, una vera e propria transizione, che può essere vissuta come un nemico a cui resistere o come una scommessa sul futuro, che genera sì passione ed entusiasmo, ma suscita anche un inevitabile senso di paura, perché ci avventuriamo in un terreno ignoto, senza disporre di solide certezze sul percorso da compiere o sui mezzi migliori da impiegare. La posta in gioco è rivitalizzare i legami sociali, restituire pregnanza e concretezza alla partecipazione e alla democrazia.

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