IL MANDORLO E IL LEONE
Un cantico delle creature per donne e uomini d’oggi
In questo libro, splendidamente illustrato da una delle più originali disegnatrici italiane di oggi, Marta Carraro, Anne Lécu invita alla scoperta di un tesoro inatteso, che rimanda a sentori francescani: la Bibbia è piena non solo di donne e uomini, ma
di animali e piante, che vanno a comporre la terra secondo il disegno della creazione.
Ebbene, ci dice l’Autrice, questi animali e queste piante cantano, lodano, benedicono con la loro stessa esistenza; e nulla si sottrae sotto il sole al loro canto, ora mesto, ora gioioso, ora intimo e ora lanciato a squarciagola: il mandorlo, il cedro, la quercia, il fico… Ma anche l’asino, il bue, la cinciallegra, il gufo… In un’epoca in cui l’attenzione al nostro pianeta è sempre più centrale e, spesso, urlata, qui ci è restituita la contemplazione di ogni creatura; ci è ridata la voce singolare di ogni fronda che
stormisce al vento, di ogni cinguettio che risveglia l’alba.
L'AUTORE: ANNE LÉCU
FORMATO: 25 X 25
PAGG.: 96
PREZZO: € 25,00
ISBN: 9791281620100
L'AUTORE:
Anne Lécu
Nata nel 1967, suora domenicana, dal 1997 lavora come medico nel carcere di massima sicurezza di Fleury-Mérogis, a sud di Parigi, dove si prende cura del corpo, ma anche delle ferite dell’anima dei detenuti. I suoi scritti testimoniano un’intensa
ricerca spirituale strettamente intrecciata con l’esperienza quotidiana vissuta nel suo lavoro.
Marta Carraro
Grafica di professione, illustratrice per inclinazione. Ama ogni genere di forma d’arte. Si diletta a tramutare in immagini, emozioni e suggestioni tratte dal quotidiano.
A questo libro hanno lavorato anche:
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Ludovica Inserra (supervisione redazionale)
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Marta Carraro (impaginazione)
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Ornella Privitera (correzione bozza)
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Lino Orlandelli (supervisione tecnica per la produzione)
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Per INKgraphics e INKdigital: Pietro Petronella, Arianna Festinese e Dario Motta (copertine, video e scelte grafiche)
È stato stampato da Grafiche Stella Srl - Roverchiara (VR)
INVITO ALLA LETTURA:
L’albero che fiorisce per primo, alla fine dell’inverno, è il mandorlo. La parola ebraica che lo indica, shaked, deriva da un verbo che significa «essere attento,
vegliare».
Il canto del leone è un grido, un ruggito. Non vuole distruggere, ma nutrirsi senza nuocere a nessuno. Il leone mangia solo quando ha fame. Chi abbiamo lasciato
morire di fame così da rischiare di essere divorati? Quando un ruggito ci spaventa, che cibo dobbiamo dare a chi grida? Forse questa è la preghiera del leone, una
supplica affinché il cuore dell'uomo si intenerisca?