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ASCOLTA TUTTE LE MEDITAZIONI DI MARTINI dalla sua voce originale

Procedi nell’acquisto e ricevi il link per ascoltare tutte le meditazioni di Carlo Maria Martini dalla sua voce originale. 

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DONNE DELLA RESURREZIONE

Uno sguardo femminile sul Mistero

In queste pagine, che ripropongono fedelmente le meditazioni inedite, proposte alle Ausiliarie diocesane nel 2007 – una delle ultime occasioni in cui ha guidato degli esercizi spirituali – Carlo Maria Martini conduce i lettori in un percorso spirituale intenso e profondo, con al centro la domanda: Come essere oggi donne della risurrezione? Come di consueto, ma con una sapienza affinata ulteriormente dall’età e dalla malattia che lo ha accompagnato negli ultimi anni, Martini intreccia il Vangelo, l’esperienza delle prime testimoni del Risorto e la sua personale riflessione sulla fede, illuminata dalla sopraggiunta fragilità fisica.
Le meditazioni, trascritte con fedeltà al tono colloquiale dell’autore, svelano una spiritualità viva e incarnata, tipica del cardinale milanese, capace di parlare al cuore di credenti e non credenti.
Arricchito dalla possibilità di ascoltare direttamente la voce di Carlo Maria Martini, grazie alle registrazioni dell’epoca, e dalla prefazione di Silvia Giacomoni, questo libro è un piccolo gioiello in cui riscoprire la speranza dell’eternità nella vita quotidiana.

L'AUTORE:
CARLO MARIA MARTINI
 

FORMATO: 14,00 X 21,00
PAGG.: 144
PREZZO: € 16,00
ISBN: 979-12-81620-44-5

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L'AUTORE:

Carlo Maria Martini,

gesuita, è stato uno dei protagonisti più significativi del nostro tempo. Biblista specializzato in critica testuale. Arcivescovo di Milano dal 1980 fino al 2002, quando sceglie di ritirarsi nell’amata Gerusalemme, nel 2008 rientra
definitivamente in Italia. Muore a Gallarate (Varese) il 31 agosto 2012. La sua opera e il suo pensiero sono oggetto di studio e di approfondimento anche attraverso l’attività della Fondazione Carlo Maria Martini.

A questo libro hanno lavorato anche:
​

  • Ludovica Inserra (impaginazione e supervisione redazionale)

  • Roberta Callea (correzione bozza)

  • ​Lino Orlandelli (supervisione tecnica per la produzione)

  • Per INKgraphics e INKdigital: Pietro Petronella, Arianna Festinese e Dario Motta (copertine, video e scelte grafiche)
     

È stato stampato da ROTOMAIL Spa – Vignate (MI)

INVITO ALLA LETTURA:

È la fede che ci unisce: questa fede che è stimata follia da tanta gente, come fosse roba dell’altro mondo. Ma che pure unisce noi fortemente, proprio per questo legame,
diciamo, di giuramento del valore delle cose invisibili, del valore della vita eterna, del valore del Regno. Abbiamo bisogno di comunicarcelo, questo nostro conforto; di
sostenerci gli uni gli altri; se no diventiamo un po’ come tutti, trascinati dalla corrente, incerti sul futuro, scettici su tante cose, pessimisti. Ma noi siamo chiamati dal Signore, invece, ad avere luce e a guardare avanti come se vedessimo l’invisibile.
E questo non è facile. Questo cala facilmente; si stempera rapidamente; si annacqua con facilità. E, quindi, abbiamo bisogno di rinnovarci, rinfrancarci, cioè riprendere franchezza, coraggio, speranza, entusiasmo. (…)
Noi siamo qui per ascoltare lo Spirito, per incontrarci a tu per tu con Gesù nel suo Spirito, per ricevere da lui quella parola giusta, confortante, consolante. Quella parola
che nessun altro ci può dire. Quella parola che ci rinfranca, che ci rilancia, che ci riabilita, che ci dà speranza. Ecco, questo è il primo attore degli esercizi, lo Spirito Santo che vuole parlare a ciascuna di voi, in questi giorni, come a me. È bellissimo pensare che Dio, l’eterno, l’infinito, l’immenso, l’inconoscibile, l’incomprensibile tratta a tu per tu ciascuno di noi. Come si dice di Mosè, nella Bibbia, che parlava con
Dio come un amico parla all’amico, così Dio parla a noi in questi giorni, come un amico all’amico, come un fratello alla sorella, come uno sposo alla sposa, e ci dice la
parola giusta. Ecco il vero primo attore di questi esercizi.
Per questo, già lo sapete, ve l’han detto tante volte, bisogna fare silenzio. Lo Spirito non ama il rumore, il chiasso, il frastuono, neppure il bisbiglio. Intendo anche quel bisbiglio che, certe volte, sembra sussurrato da persona a persona, ma poi disturba tutti, perché ci porta a chiedere: “Chissà cosa si saranno detti!”, e viene la curiosità.
Bisogna davvero fare ogni sforzo per evitare, soprattutto nei luoghi pubblici, nei refettori o dove ci si incontra, quell’ammiccamento, quel bisbiglio, quel: “Va là che ci
intendiamo…”. Questo tocca il nostro rapporto con lo Spirito. Noi siamo qui per ascoltare lo Spirito e chiediamo umilmente di ascoltarlo, perché lo Spirito parla. Parla
in tanti modi, ma parla.

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