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IL CANTO DEI NOMADI DI DIO

Contemplazioni per spiriti in ricerca

ALETTA CONCEPT
Questo volume è un invito a incamminarsi, come dei nomadi dello spirito, nelle profondità del pensiero di Meister Eckhart, uno dei grandi maestri della mistica occidentale. Le sue meditazioni, trasposte in forma poetica, rivelano la tensione verso l’assoluto, l’amore divino e la luce interiore che si cela in ogni essere umano.
Con un linguaggio diretto e profondamente evocativo, il testo accompagna il lettore attraverso il silenzio dell’anima, dove, secondo il grande mistico renano, si trovano l’essenza divina e la pace autentica.
Con la presentazione di Marco Vannini, tale raccolta si propone come un viaggio nell’intimità dell’essere, un dialogo senza tempo tra il cuore inquieto dell’uomo e il mistero del sacro. Perfetto per chi desidera un’esperienza di meditazione e riflessione che trascenda le convenzioni religiose e parli direttamente all’anima.

L'AUTORE:
MEISTER ECKHART
Jon M. Sweeney - Mark S. Burrows (edd.)
 

FORMATO: 12,50 X 18,50
PAGG.: 128
PREZZO: € 14,00
ISBN: 979-12-81620-45-2

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GLI AUTORI:

Meister Echkart

Nato nel 1260 e morto nel 1328, era un prete, un mistico e quasi un eretico (morì prima del verdetto del tribunale della Chiesa). Nel XX secolo, la Chiesa Cattolica Romana lo riabilitò e il defunto papa Giovanni Paolo II parlò della sua opera con affetto. Nel catalogo de Il Pellegrino (2024) I canti del cuore.

A questo libro hanno lavorato anche:

  • Ludovica Inserra (impaginazione e supervisione redazionale)

  • Sofia Sercia (correzione bozza)

  • Ilaria Vannini (traduzione)

  • Lino Orlandelli (supervisione tecnica per la produzione)

  • Per INKgraphics e INKdigital: Pietro Petronella, Arianna Festinese e Dario Motta (copertine, video e scelte grafiche)
     

È stato stampato da ROTOMAIL Spa – Vignate (MI)

INVITO ALLA LETTURA:

«Mistica è una parola di origine greca, derivata da una radice che indica la chiusura: quella stessa che ha prodotto in italiano la parola muto (con la bocca chiusa) e miope (con gli occhi chiusi). Nell’ambito spirituale la chiusura è innanzitutto il silenzio: silenzio esteriore, in quanto non si dice, non si rivela all’esterno qualcosa che va

tenuto dentro di noi, ma soprattutto silenzio interiore, in quanto si rimuove ogni contenuto e si fa per così dire tacere il nostro stesso pensiero. Lo chiarisce perfettamente Eckhart in un suo sermone, in cui, dovendo spiegare i versetti 18,14-15 del libro della Sapienza: Quando tutte le cose erano in mezzo al silenzio, discese in me, dall’alto, dal trono regale, una parola segreta, dice che il silenzio in cui può giungere a noi» dall’alto la Parola, ovvero il Verbo divino, è quando l’anima «non sa niente di immagine alcuna, né di se stessa né di qualsivoglia creatura», ovvero nella sua parte più pura e più nobile, «nel fondo, nell’essenza dell’anima, ovvero nella sua parte più nascosta», «dove non è mai giunta né creatura né immagine».
[…]
La parola “mistica”, se usata correttamente, non indica dunque nessuna conoscenza particolare di Dio e del divino, acquisita tramite rivelazioni speciali, visioni, audizioni, ecc., come invece è oggi nell’accezione prevalente del termine, diventato appunto sostantivo. La mistica, intendendo appunto una sorta di esperienza particolare di Dio, è nata modernamente, quando prima l’Umanesimo, poi la Riforma protestante nei suoi vari aspetti e la susseguente Controriforma hanno tolto alla cristianità europea la medievale fiducia nell’interpretazione univoca della Sacra
Scrittura, sotto il magistero della Chiesa. Si diffuse allora, soprattutto nel mondo cattolico, la fiducia in rivelazioni speciali, segrete – e in questo senso mistiche – affidate a persone particolari, per cui nacque la mistica come settore particolare, e particolarmente importante, dell’esperienza religiosa.

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