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ISRAELE E PALESTINA

Un conflitto senza fine?

«La guerra in corso tra Israele e Hamas va inquadrata in una cornice più vasta: dal Trattato di Sykes-Picot del 1916 alla nascita dello Stato di Israele nel 1948, alla guerra arabo-israeliana che ne è derivata e, soprattutto, alle prime espulsioni di chi abitava in quel momento il territorio conteso. Questi eventi hanno portato alla nascita della “questione palestinese”». Così Giovanni Sale nella Prefazione a questo volume, che ha il pregio di fornire un’attendibile ricostruzione del contesto in cui vanno situati i drammatici fatti seguiti all’atrocità dell’attacco da parte dei miliziani di Hamas, del 7 ottobre 2023, e alla sproporzione della reazione militare posta in essere metodicamente da Israele, con l’uccisione di oltre 35 mila palestinesi, il ferimento di più di 79 mila persone e la crisi umanitaria che ne è derivata. Solo comprendendo la storia nella quale questi eventi si situano, infatti, è possibile anche riflettere e dialogare sulle soluzioni possibili e proporre ipotesi che vadano oltre i nazionalismi, unica strada per arrivare «a una risoluzione della crisi, in linea con le direttive della comunità internazionale, al fine di portare la pace in uno dei territori più importanti, dal punto di vista culturale, religioso e strategico, del pianeta».

AUTORE: GIOVANNI SALE – DAVID NEUHAUS
FORMATO: 14,00 X 21,00
PAGG.: 432
PREZZO: € 19,00
ISBN: 979-12-81620-24-7

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GLI AUTORI:

Giovanni Sale S.I.

Nato a Mara (SS) nel 1958, professore di Storia della Chiesa contemporanea nella Pontificia Università Gregoriana di Roma, fa parte della redazione della rivista La Civiltà Cattolica. Tra i suoi libri segnaliamo: Hitler, la Santa Sede e gli ebrei (Jaca Book, 2004), Le leggi razziali in Italia e il Vaticano (Jaca Book, 2009), L’unità d’Italia e la Santa Sede (Jaca Book, 2010) e La Chiesa di Mussolini (Rizzoli, 2011).

David Neuhaus S.I.

È corrispondente da Israele per La Civiltà Cattolica e membro della comunità dei Gesuiti della Terra Santa. Tra i suoi libri: Vi scrivo dalla Terra Santa (Zikkaron, 2018) e Dialogo a Gerusalemme (Zikkaron, 2018).

A questo libro hanno lavorato anche:

  • Ludovica Inserra (impaginazione e supervisione redazionale)

  • Sofia Sercia (correzione bozza)

  • Lino Orlandelli (supervisione tecnica per la produzione)

  • Per INKgraphics e INKdigital: Pietro Petronella, Arianna Festinese e Dario Motta (copertine, video e scelte grafiche)

  • È stato stampato da ROTOMAIL Spa – Vignate (MI)

INVITO ALLA LETTURA:

Quando la guerra sarà finita Gaza sarà invivibile. Molte persone non avranno una casa in cui tornare: pare infatti che il 55% degli edifici abbia subito danni strutturali. L’economia è stata annientata, le fabbriche sono state bombardate, i carri armati hanno distrutto le strade e i continui attacchi aerei hanno messo fuori uso la rete elettrica e quella idrica. L’Onu stima che il 76% delle scuole sia stato gravemente danneggiato o distrutto, così anche le strutture mediche e ospedaliere. Ricostruire la Striscia di Gaza non sarà cosa da poco, a meno che non la si voglia punire lasciando la sua popolazione nell’indigenza assoluta. Il che non è accettabile per un Paese che ritiene di essere civile e democratico. Anche l’ipotesi, avanzata in questo periodo, di iniziare a trattare la creazione di uno Stato palestinese autonomo non avrà vita facile e non soltanto per le resistenze dei partiti religiosi o conservatori. Deve essere la comunità internazionale, in particolare gli Usa e i Paesi arabi, a prendersi cura di tale questione e portarla avanti con determinazione.

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