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LUPA DI MARE

La ragazza di Nazareth che sfidò Dio

Il suo volto è dappertutto: pennellato sui muri, tracciato sulle rocce, tatuato sulla pelle. Anche il suo nome risuona in ogni dove: nelle chiese, nei manicomi, nelle galere. La sua popolarità è seconda solo a quella del Figlio. Un umano, di fronte a lei, mai si sognerebbe di prendere appunti: ha parlato così poche volte nei vangeli, solo sei, ch’è persino arduo indovinarne il timbro: soprano, mezzo soprano o contralto? Ancora oggi, però, è incredibile la potenza della sua voce, la destrezza dell’intuito.
“Bisognerebbe essere mamma per capire certe cose” potrebbe risponderci. Il suo splendore è nato da uno spavento di naufragio. Che lei, come un marinaio scafatissimo, ha aggredito da vecchia lupa di mare.
Dietro Lei, Maria di Nazareth, è rimasto soltanto il sole. Quello maiuscolo.

AUTORE: MARCO POZZA
FORMATO: 14X21
PAGG.: 160
PREZZO: € 16,00
ISBN: 979-12-81620-06-3

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IL CURATORE E GLI AUTORI:

Marco Pozza (1979) è il parroco del carcere Due Palazzi di Padova: tra le rovine della storia, si diverte a azzeccare e inseguire i passi e i passaggi di Dio. Tra romanzi e saggistica, ha all’attivo una ventina di pubblicazioni. Curiosa è la sua collaborazione con papa Francesco: oltre ai programmi televisivi e ai libri, resta nella storia la Statio orbis del 27 marzo 2020 e la Via Crucis 2020 pregata nella Piazza San Pietro deserta e scritta dalla comunità del carcere di Padova.

A questo libro hanno lavorato anche:

  • Ludovica Inserra (impaginazione e supervisione redazionale

  • Chiara Marino (correzione bozza)

  • Lino Orlandelli (supervisione tecnica per la produzione)

  • Per INKgraphics e INKdigital: Pietro Petronella, Arianna Festinese e Dario Motta (copertine, video e scelte grafiche)

  • È stato stampato da ROTOMAIL Spa – Vignate (MI)

INVITO ALLA LETTURA:

L’incantesimo dei Lego Technic.
Dentro quei mattoncini tutti colorati e spezzettati, si nasconde la magia dei miei anni dell’infanzia. Anche della fanciullezza, dell’adolescenza, dell’età adulta che ancora non vivo appieno. Sin da quand’ero bambino i Lego rappresentano la mia vacanza segreta: quando vedo accendersi la mia spia rossa di riserva – per svuotamento, noia, fiacchezza – entro in un negozio di giocattoli, cerco il più complicato da montare o l’ultimo uscito dall’ispirazione dei loro designer, corro a casa, chiudo la porta e vado in letargo dal mondo intero.
Entro e gioco. 
Rientro in me stesso, giocando (oltreché pregando).
Io e i miei amatissimi mattoncini colorati.
“Vergognati di giocare alla tua età!”. Quando smetterò di giocare non sarò adulto ma sarò un uomo spento. Scriveva George Bernard Shaw: «L’uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare». 
Appunto. 
Appunti da ricordarmi.
(Marco Pozza)

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